Cambiano i biglietti regionali di Trenitalia; dal 1 Agosto non è più possibile comprare un biglietto e tenerlo in tasca per un tempo indefinito, ma ogni biglietto sarà valido per un solo giorno da specificare al momento dell'acquisto.
Il biglietto regionale ieri ed oggi
C'era una volta il biglietto regionale, senza data e soprattutto kilometrico: una volta comprato lo si poteva usare in qualunque direzione a partire dalla stazione di convalida. Era possibile comprarlo in anticipo e farne scorta, o anche cumularlo con altri biglietti per viaggiare su tratte più lunghe. Fondamentale era la convalida del biglietto da parte dell'utente in modo da impedirne il riutilizzo.
Questo sistema da un lato consentiva la massima flessibilità di acquisto ed utilizzo, dall'altro poteva essere ambiguo per i viaggiatori occasionali (quanti km sono da Piombino Dese a Montebello?) e soprattutto si prestava ad un numero variabile di abusi. Il tipico caso è quello dello studente adolescente, che una volta ricevuti i soldi dai genitori comprava un biglietto singolo invece dell'abbonamento, lo timbrava in una macchinetta scarsa di inchiostro, e poi confidava nella brevità della tratta e nella scarsità di controllori.
Nel settembre 2010 è stata approvata in Veneto una legge regionale che introduce la pratica dell'autoconvalida. In sostanza è possibile "firmare" il biglietto in sostituzione della normale convalida; una misura nata dalla precaria situazione delle macchine obliteratrici sul territorio regionale, ma che la legge non vincola espressamente al loro effettivo funzionamento. L'autoconvalida è quindi sempre applicabile.
Questa novità ha da un lato ha alleviato il problema dei viaggiatori in partenza da stazioni sprovviste di obliteratrici, ma dall'altro ha aumentato la possibilità di truffa ed abuso del biglietto regionale. Lo studente di cui sopra non deve fare altro che portare con sè una penna, e non ha più neppure bisogno di scappare dal controllore. Vista la frequenza della controlleria, un paio di biglietti al mese sono un bel risparmio rispetto all'abbonamento.
A fine 2015 Trenitalia annunciava che dal giugno successivo sarebbe stata sospesa la vendita di biglietti kilometrici, e così è stato. Non è più possibile utilizzare un biglietto regionale su una tratta diversa su quella per la quale è stato acquistato. Viene quindi ridotta al massimo la validità geografica del biglietto.
Dallo scorso 1 agosto anche la validità temporale viene decimata: il biglietto è valido a partire da 4 ore dalla convalida, ma sempre e comunque all'interno dello stesso giorno. Il giorno di validità non dipende più dalla convalida ma va deciso al momento dell'acquisto. Quindi se si perde il treno è ancora possibile prenderne un altro entro le successive 4 ore, ma non rimandare la partenza al giorno dopo. Regole già in vigore per i biglietti in formato ticketless acquistati tramite Internet.
Nel complesso quindi si è passati da una situazione di assoluta flessibilità, con relativa possibilità di abusi, ad un sistema molto rigido e vincolato. Secondo Trenitalia i motivi del cambiamento sono essenzialmente due: ridurre i fenomeni di evasione ed aumentare le capacità di monitorare gli spostamenti dell'utenza; non si fa menzione invece dei problemi legati alla convalida, ancora necessaria anche con il nuovo sistema.
Le novità ovviamente non hanno mancato di scatenare proteste.
Critiche e risposte
Dato che le modifiche non riguardano direttamente il mondo degli abbonati, le critiche maggiori sono venute dal mondo dei viaggiatori "occasionali ma non troppo", ovvero coloro che prendono il treno una manciata di volte al mese, oppure gli abbonati che occasionalmente si muovono su altre tratte. Viene infatti resa impossibile la comoda abitudine di comprare in una sola occasione una manciata di biglietti da utilizzare nei mesi a venire con la massima flessibilità e senza più passare in biglietteria. Una comodità questa che a volte diventava necessità, soprattutto nel caso delle stazioni minori dove la biglietteria umana è ormai un ricordo del secolo passato.
La risposta viene ovviamente dalle nuove tecnologie: il sito Internet e le App per smartphone consentono di comprare qualsiasi biglietto in pochi istanti fino a 20' prima della partenza, ma anche sul fronte delle emettitrici automatiche si sono compiuti progessi, aumentando la loro diffusione (a cominciare dalle Università).
Questioni ancora aperte
Nel complesso la nuova organizzazione dei biglietti regionali potrebbe essere considerata un progresso, se non fosse che rimangono ancora alcune questioni irrisolte. Confrontando le nuove regole con quelle di altri paesi europei è facile vedere che la bigliettazione di Trenitalia ha ancora degli aspetti di incoerenza e di penalizzazione degli utenti.
Il primo problema è quello relativa alla convalida. In quasi tutti i sistemi dove il biglietto vale soltanto nel giorno dell'acquisto è una logica conseguenza aver eliminato la convalida. A Zurigo ad esempio il biglietto va timbrato in rarissimi casi, ad esempio quando si utilizza una carta giornaliera facente parte di un carnet valido per più giorni; in tutti gli altri casi, data e ora dell'acquisto e di fine validità sono stampate sul biglietto. Perchè continuare a mantenere migliaia e migliaia di macchine validatrici quando comunque ogni biglietto singolo scadrà in meno di 24 ore, e soprattutto perchè i viaggiatori dovrebbero essere costretti a cercarle e a verificarne il buon funzionamento?
Ci auguriamo che la convalida venga presto eliminata, come già è stato per i biglietti di lunga percorrenza, in modo da portare almeno qualche vantaggio ai passeggeri.
Sempre a proposito di validazione, esiste un'altra stupida complicazione formale. I nuovi biglietti di Trenitalia hanno validità limitata ad un giorno solare, vale a dire che scadono a mezzanotte. Mi è capitato di passare la sera a Venezia e di aver programmato di ritornare a Padova col treno delle 22:05; se l'avessi perso avrei potuto prendere quello delle 0:03. Con le nuove regole però servono due biglietti diversi perchè il giorno solare è diverso, sia pure per una manciata di minuti. A parte l'ovvia soluzione di comprare il biglietto all'ultimo momento - per fortuna a Venezia le emettitrici non mancano - un'altra idea in caso di posticipo della partenza è quella di timbrare il biglietto un po' prima di mezzanotte, e far poi valere la dicitura "vale 4 ore dalla convalida". Il personale della biglietteria di Venezia Santa Lucia ci ha detto di essersi posto il problema ma di non avere una risposta ufficiale, e che probabilmente le "4 ore dalla convalida" coprono anche quei pochi treni che partono appena dopo mezzanotte, quindi non è necessario comprare un secondo biglietto nè aspettare le 0:01 per convalidare.
In ogni caso la soluzione più semplice ed intelligente sarebbe quella di estendere la validità del biglietto oltre la mezzanotte fino alle due di notte, o comunque fino ad un generico "ultimo treno in servizio".
Il secondo problema, probabilmente meno sentito degli anni passati ma comunque importante, è quello delle emettitrici di biglietti. Se il viaggiatore è obbligato ad acquistare il biglietto il giorno stesso della partenza significa che Trenitalia deve impegnarsi a garantire questa possibilità a tutti i cittadini, in tutte le stazioni incluse quelle minori. E questo significa continuare lo sforzo per installare emettitrici di biglietti in quanti più luoghi possibili, ed in seguito mantenerle. Il tabaccaio chiuso la domenica è una soluzione ancora meno accettabile di quanto non fosse in passato.
Il terzo problema è quello della complicazione degli spostamenti. Con la scomparsa dei kilometrici ogni biglietto è oggi vincolato ad una specifica tratta ed ogni variazione di percorso richiede un nuovo biglietto. Si tratta di un sistema estremamente rigido, basato sulla pianificazione degli spostamenti, adatto più alla lunga percorrenza che ad una dimensione urbana/metropolitana come è quella delle aree pià popolate del Veneto.
Una possibile soluzione potrebbe venire dalla tariffazione integrata, detta anche "biglietto unico". Con l'istituzione di zone di validità per i biglietti, di dimensione regionale o provinciale, il viaggiatore potrebbe muoversi con la massima flessibilità all'interno di una vasta area, pur rispettando le nuove regole in materia di abusi. Non ci sarebbe più bisogno di comprare (e convalidare!) un biglietto per ogni tratta ed un biglietto per ogni azienda.
Ma qui, più che Trenitalia, è la Regione che dovrebbe dare dei segni di vita.
Per maggiori informazioni sulle nuove regole si veda il sito web di Trenitalia.